Gaza 2023: le conseguenze dell’Apartheid
Questa è un’edizione straordinaria, un appello che vogliamo mandare in onda a seguito dei fatti di Gaza dei giorni scorsi e di ciò che sta ancora avvenendo in tutta la Palestina.
I combattenti palestinesi di Gaza nella loro esistenza non hanno visto che distruzioni e morte e nel loro futuro c’è solo disoccupazione, fame, disperazione, la prospettiva di morire sotto qualche bombardamento o rimanere menomati dai colpi di un cecchino israeliano. Non si sceglie di morire ma in Palestina si sa che è difficile sfuggire alla repressione e alla vendetta israeliana.
Chiediamo alla COMUNITA’ INTERNAZIONALE, ALLA STAMPA, A TUTTE LE ISTITUZIONI di non assecondare gli istinti genocidi dello Stato israeliano ma di adoperarsi in favore di una tregua. Chiediamo di favorire l’apertura di un autentico negoziato per una PACE duratura basata sul riconoscimento di eguali diritti per tutti gli abitanti di quella terra.
Alla popolazione israeliana, che prova ora sulla propria pelle solo una piccola parte delle sofferenze a cui la popolazione palestinese è sottoposta da decenni, chiediamo di prendere le distanze dalle milizie terroriste dello stato ebraico e di unirsi alla lotta per un Israele/Palestina liberi da fanatismo, razzismo e violenza.
Senza questa volontà la violenza, da una parte e dall’altra, non si placherà.
Facciamo seguito a questo appello con gli interventi di Luisa Morgantini e l’intervista di Alessandro Di Battista a Moni Ovadia.