Processo al sionismo
Primo processo per antisemitismo in Italia.
Nel clima di protesta seguito alle brutali ritorsioni israeliane alle manifestazioni della Marcia del Ritorno dei palestinesi a Gaza, a Milano il 25 aprile del 2018, un gruppo di Militanti che aveva partecipato ad una manifestazione per la Palestina e, contestato la presenza delle bandiere dello Stato di Israele e della Brigata ebraica, furono processati con l’accusa di antisemitismo ed incitamento all’odio razziale e infine assolti dopo un lungo iter processuale. Ma è stato poi il sionismo ad essere messo sotto accusa al processo e la solidarietà e le testimonianze a favore degli inquisiti hanno di fatto rovesciato il risultato che la Comunità ebraica di Milano e gli amici di Israele, in particolare, avrebbe voluto ottenere, cioè il silenzio sulla Palestina, sul regime di Apartheid e sull’assimilazione delle critiche al governo sionista Israeliano come atti di antisemitismo. Ne parliamo con Claudio Latino, uno degli incriminati, del Centro di documentazione Antimperialista OLGA BENARIO che ci presenta anche il Dossier sul Processo dal Titolo “Processiamo il Sionismo“. Potete richiedere l’opuscolo direttemente al Centro di Documentazione c/o Ass. Revdar, Via Digione n.7. Milano.
Per la Rubrica Unadikum, Alessandra Mecozzi Presidente dell’Ass. Cultura è Libertà ci parlerà della Campagna dal titolo “STOP AL BLOCCO DI GAZA“. Il 2022 segna il 15° anno di blocco totale della striscia di Gaza da parte di Israele. Il blocco nega il passaggio di persone e merci dentro e fuori Gaza, rendendola totalmente isolata e invisibile al resto del mondo se non, forse, durante i bombardamenti di Israele.
Imminente l’uscita dell’ultimo libro di Ilan Pappé a cui dedicheremo prossimamente una trasmissione : “10 Miti su Israele“, uscita prevista per il 12 Aprile per l’Editrice TAMU – Postfazione di Chiara Cruciati e traduzione di Federica Stagni.
Rassegna Stampa a cura di Angela, i link di oggi:
Il grande riallineamento (amiciziaitalo-palestinese.org)
Carrefour si unisce a chi trae profitto dalle colonie israeliane – Zeitun
Sarura, la perseveranza degli ulivi (amiciziaitalo-palestinese.org)
Musica:
- Trio Joubran con Roger Water in: “Carry The Heart “
- LUF: “Fiore, Amore, Disertore” dall’Album Terra e Pace
- Carlos Puebla: “Hasta Siempre Comandante Che Guevara“
Sì, ho testimoniato al processo di Milano ma non in qualità di appartenenza al cosiddetto mondo ebraico, come avete detto nella presentazione. E il fatto che io sia di origine cultuale ebraica non aggiunge nulla alla mia testimonianza. La mia opposizione al sionismo è dovuta all’obbligo morale e politico suscitati dai crimini israeliani contro il popolo palestinese, crimini necessari alla costituzione di uno stato ebraico in Palestina.
Cara Vera, vorremmo chiarire che per “mondo ebraico” non intendiamo certo riferirci solo alle comunità ebraiche, quelle italiane appiattite sull’acritico sostegno ad Israele, e a coloro che vi gravitano. Vi comprendiamo invece quel mondo che, sopratutto per motivi familiari, conosce, eredita e valorizza la complessità di quella cultura ebraica di cui siamo estimatori e partecipi. Vi consideriamo compresi associazioni, sinagoghe, gruppi o singoli che abbiano a cura ed abbiano preoccupazione per il baratro morale e di valori verso cui Israele sta trascinando ed infangando l’ebraismo. Grazie per le tue osservazioni
La Redazione di Buongiorno Palestina