Solo et pensoso i più deserti astri
vo oggi mesurando a passi lenti,
et versi porto per fuggire intenti
ove vestigio alien le branchie mostri.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger di tal genti
che in lezion di universali intenti
si rivela quale esistenza ammanti
il dio annunako, il grigio, il rettiliano.
Ma ormai sappiano pure di che tempre
è onesta vita, ch’ei celano altrui,
ché troppo evanescente e irto è il piano
a meno che il Maestro venga sempre
ragionando forte meco, et io co·llui.