Oggi si parla della capacità computazionale della lingua italiana di formazione delle parole e, in maniera più leggera, delle supercazzole che saremmo in grado di fare.

Oggi si parla della capacità computazionale della lingua italiana di formazione delle parole e, in maniera più leggera, delle supercazzole che saremmo in grado di fare.
Scusate il ritorno. No, ci siamo ancora, cari. E cosa c’è di meglio, per riprendere le fila del discorso, di Dante Alighieri e le sue locuzioni entrate con prepotenza nella nostra lingua?
La Brusca, con il caldo, inizia a diventare pazza. E questa puntata è proprio dedicata alle figure retoriche della pazzia: dalla mente sinestetica, al povero Orlando, che di follia se ne intendeva.