Radio Contado #104

In diretta da Frittole

Di semi e suggestioni poetiche…

Intro e saluti
– Estratto dalla puntata Shhhemenze e uncinetti del programma Zitto prego! di Radio Eustachio
– Riassunto degli interventi dal mercato/presidio di Pontassieve del 6 maggio 2021 in occasione di “Oltre il mercato” organizzato dalla CCCT
– Sex Pizzul – El tangue remix
– in compagnia della Quaglia, lettura di alcune sue poesie e dibattito sulla pandemia e prospettive altre
– Chico Albarez – Val Carretero

2 comments for “Radio Contado #104

  1. 19 Maggio 2021 at 11:21

    La disintossicazione dalla macchina, non e cosi difficile come sembra.Io ci sono in parte riuscita e vivo meglio..si puó essere il cambiamento, basta volerlo

  2. 19 Maggio 2021 at 11:55

    Ma la bellezza non salvera proprio nulla, hahah! Dire così è delegare una percezione personale soggettiva( bellezza) di fare un qualcosa che solo la coscienza, la conoscenza, l’impegno e l’imparare il rispetto possono realizzare. È il sudore, l’impegno e il lavoro personale che salverà il mondo. Mi sembra di sentire dei tossici che vogliono la loro droga( la macchina cittadina) in un mondo loro, apparentemente fermo. Le poesie della tipa aiutano ad aprire gli occhi sulla realtà vera, a prendere coscienza e conoscienza di cio che ci circonda fuori dai rumori, lo smog, gli aperitivi. Imparare a rispettare la vita sinifica cambiare, come dice lei anche mezzo di lomozione!cambaire gusti, cibo, luoghi da visitare, persone. Cambiare se stessi. Il mutuo nessuno lo accola a nessuno. Sono scelte! Scegli di avere figli, una tv , scegli netflix, scegli di non leggere, di non mangiare bene, scegli di non protestare e di sottostare, di non cucinare, scegli la strada facile che la macchina ti offre ad inganno! Qualcuno paga sempre, e non saranno gli artisti a salvare gli altri. Loro fanno la parte di lenti si mettono tra la realtà e gli occhi degli altri e traducono, mandano messaggi che però non tutti sanno vedere alla stessa maniera! No, non possiamo tutti fare i contadini, ma se ciascuno vedesse e provasse la fatica di riprodurre la vita capirebbe e cambierebbe. E forse contribuirebbe al lavoro senza sottrarsene e farlo pesare su pochi altri. Ci vuole davvero poco per fare meglio e dare il meglio di se.basta volerlo e darsi le scarpe giuste per camminare. Grazie alla poetessa

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