Buongiorno Palestina 85

ISRAELE-PALESTINA: possiamo chiamarlo Apartheid ?

Conferenza organizzata da Giovani Palestinesi d’Italia (GPI) e BDS con adesione di Donne in Nero e ARCI messa in onda su SCP Società Civile per la Palestina.

Il convegno si è svolto alla Camera del Lavoro di Reggio Emilia il 24 settembre 2021. Partecipano:

  • Leila Filastin di GPI
  • Valerio Calzolaio: giornalista e saggista, onorevole per quattro legislature, docente di Diritto Costituzionale e consulente ONU
  • Triestino Mariniello: Reader in Law, Berlino, Avvocato, esperto di Diritto Penale Internazionale, Membro del Team di rappresentanza delle Vittime di Gaza
  • Fausto Gianelli: Avvocato – Docente discipline giuridiche ed Economiche – Coordinatore dei Giuristi Democratici di modena – Membro del coordinamento nazionale difesa della Costituzione
  • Fiona Ben Chekroun : Rappresentante BDS per l’Europa

Con il riconoscimento della Palestina come Stato non-membro, osservatore dell’ONU, nel 2012, la Corte Internazionale dell’Aia ha finalmente potuto dare seguito alle indagini sui crimini commessi da Israele. Aspetto positivo è che per la prima volta la Corte Penale Internazionale prova ad occuparsi di stati cosiddetti “potenze mondiali”. Ma il campo di azione della Corte sarà ristretto e molte vittime saranno lasciate fuori. Il giudizio infatti si limiterà ai crimini di guerra, escludendo tutti i crimini contro l’umanità perpetrati dagli israeliani negli anni (Piombo Fuso, la grande Marcia del Ritorno, la detenzione amministrativa, la tortura). Ignorare l’articolo 7 dello statuto (Crimini contro l’umanità) impedirà di prendere in considerazione anche l’apartheid. Ne parla Triestino Mariniello

Già Platone e Aristotele criticavano la democrazia in cui la maggioranza governa in modo onnipotente (Democrazia formale) e auspicavano un governo di giusti, che tutela le minoranze. Dopo la seconda guerra mondiale si afferma la “Democrazia sostanziale” con la carta dell’ONU che stabilisce l’uguaglianza di tutti i cittadini e nascono le Costituzioni.
Israele ha una visione della Democrazia molto limitata, non ha una Costituzione, ma solo alcune leggi che chiunque nella Knesset può modificare. Israele, bastione dell’Occidente, può essere un modello di democrazia ? Ne parla Fausto Gianelli

Musica:

  • Toni Qattan: “Falestinì
  • Rim Banna. “Sarah
  • Emel Mathlouthi “Holm
  • Marco Ravelli: “Una vita normale